Padri separati…a quando più tutele?

Su “La Stampa” di oggi viene approfondito un problema che sta riguardando sempre di più i padri separati: il puntuale rispetto dei tempi concessi alla visita dei figli.

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La Corte Europea dei diritti dell’uomo ha emesso, in un solo mese, una raffica di condanne per l’Italia…l’ultima delle quali a favore di un padre per “violazione del diritto al rispetto dei legami familiari”. Il papà in questione, separato dalla moglie, non ha potuto incontrare regolarmente sua figlia per oltre sette anni, nonostante fosse previsto dagli accordi.

Due le motivazioni della condanna: l’aver delegato ai servizi sociali la gestione del rapporto tra padre e figlia, la prima, l’aver utilizzato delle misure stereotipate ed automatiche nella gestione del caso, la seconda ben più grave.

Non è la prima volta che la Corte condanna lo Stato in queste materie ed ora ci si chiede (soprattutto i padri in questione) se e quando migliorerà la situazione.

Sempre su “La Stampa” si riportano due casi di persone che hanno trovato rifugio presso signore agiate che decidono di condividere le loro case con padri in difficoltà. Alimenti, eventuale mutuo e spese personali portano rapidamente molti soggetti  in condizioni di indigenza. A quel punto diventa indispensabile il volontariato e qualsiasi atto di generosità verso queste persone a cui spesso viene stravolta l’esistenza.

In tutto questo, ovviamente, le vere vittime sono i bambini…spesso in mezzo a due fuochi…spesso messi nella condizione di dover scegliere tra i genitori…spesso privati della possibilità di vederne uno dei due….spesso vittime degli egoismi dei genitori.

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Una risposta a Padri separati…a quando più tutele?

  1. oroscopo ha detto:

    davvero le vittime sono sempre i bambini di cui bisognerebbe ricordarsi e far si che non soffrano di piu’.

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